Giacomo Fauser, Piazzogna

 

Giacomo Andrea Fauser [Novara (I) 11.1.1892 - Novara (I) 7.12.1971], figlio di Felice e di Maria Luigia, nata Bellini.

 

Benché nato, vissuto e deceduto a Novara, Giacomo Fauser era in possesso della cittadinanza svizzera, ottenuta nel 1879 nell’allora Comune di Piazzogna dal nonno Andrea. Il Gran Consiglio del Canton Ticino gliela concesse il 13 maggio di quell’anno, ingiungendogli una tassa di 300.- franchi per sé, la moglie e i figli, sei in tutto. I Fauser erano originari di Thalheim (Württemberg, Germania), ma già stabiliti in Italia. Si legge nel Messaggio del Consiglio di Stato al Gran Consiglio l’osservazione seguente: «[…] tuttavia non ha potuto [il richiedente Andrea Fauser n.d.r.] trovar mezzo di ottenere dalla competente Autorità del suo paese d’origine il certificato di incriminalità richiesto, essendochè il padre espatriò da giovinetto dal suo paese nativo, col quale non ebbe più alcun rapporto». E difatti furono accettati i documenti rilasciati dalla Pretura di Gallarate.[1]

 

Non è dato sapere quale ragione spinse Andrea Fauser a stabilirsi nel Gambarogno e acquistare la cittadinanza svizzera. Da una nota apparsa sul quotidiano «Il Dovere» del 1° dicembre 1937, si può però supporre che il motivo fosse la creazione di uno stabilimento metallurgico (fabbrica di chiodi e filo di ferro, specifica Romano Broggini)[2] ad Alabardia, frazione di Piazzogna, in affari con un Meschini discendente del Landamano Francesco, col quale era già in società con uno stabilimento a Gallarate. All’epoca della nota, la fabbrica un tempo fiorente era ormai chiusa da un pezzo e di essa rimanevano soltanto i ruderi. Il giornale dava pure notizia che i fratelli Giacomo e Agricola avevano già proceduto all’acquisto del diroccato e avevano manifestato l’intenzione di avviarvi qualche nuova attività non appena si fossero presentate condizioni propizie. Le opere di restauro intraprese non ebbero seguito, probabilmente a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale e il progetto fu abbandonato.

 

Il Fauser a cui è intitolata la via, Giacomo, si laureò in ingegneria meccanica al Politecnico di Milano il 23 dicembre 1918. Gli studi in quella disciplina contemplavano a quel tempo anche la progettazione, la costruzione e la gestione di impianti chimici, settori nei quali Giacomo Fauser si sarebbe distinto.

 

Già da studente, il giovane Fauser si occupò di alcuni problemi di lavorazione sorti nelle Fonderie Fauser che il padre aveva impiantato anni addietro a Novara. Il primo era costituito dall’energia elettrica necessaria alla produzione di ossigeno e che andava pagata anche se non consumata durante le ore notturne e i giorni festivi. Il Fauser pensò dapprima di produrre ossigeno nelle fasce orarie di attività ridotta o nulla delle fonderie paterne per ridurre i costi e successivamente studiò un sistema per ottenere l'ossigeno mediante la dissociazione elettrolitica dell'acqua.

 

Le sue ricerche, condotte in piena autonomia, gli permisero di mettere a punto un sistema per produrre ossigeno della massima purezza e con un limitato consumo di energia elettrica che prese il nome di cella elettrolitica Fauser. Con questo sistema di lavorazione, si otteneva come sottoprodotto anche idrogeno tecnicamente puro, che Giacomo Fauser meditò di impiegare per la formazione di ammoniaca. Per la sintesi dell’ammoniaca occorre combinare azoto, presente nell’aria in miscela con l’ossigeno, e idrogeno, presente nell’acqua in combinazione chimica con l’ossigeno, elemento che, per ottenere i due gas allo stato puro, va eliminato.

 

Il Fauser, contando unicamente sull'aiuto tecnico che poteva fornirgli l'officina paterna, riuscì nel 1920 a mettere a punto un impianto pilota da lui brevettato per ricavare l'azoto dall'aria mediante combustione dell'ossigeno con l'idrogeno.

 

L'invenzione attirò l’attenzione della Società Montecatini, e già il 31 maggio 1921 nacque la Società Elettrochimica Novarese, con stabilimento a Novara, per la produzione industriale dell'ammoniaca con il procedimento che sarebbe divenuto famoso in tutto il mondo con il nome Fauser-Montecatini.

 

L'importanza di Giacomo Fauser, titolare di oltre cinquanta brevetti e realizzatore di centinaia di impianti, è testimoniata da numerosi riconoscimenti ottenuti nel corso del tempo. Tra i molti, ricordiamo la laurea honoris causa in ingegneria chimica conferitagli dal Politecnico Federale di Zurigo nel 1937. Il Fauser è pure stato autore di numerosi contributi e opere a carattere scientifico.

 

Fu altresì uomo di cultura e filantropo, si interessò personalmente di molte istituzioni benefiche novaresi e venne in aiuto a persone perseguitate dal regime fascista.  Nel 1976, la Città di Novara gli ha intitolato l'Istituto tecnico industriale statale. Oltre a Piazzogna, anche Novara stessa e i piccoli centri novaresi di Galliate, Cameri e Bellinzago Novarese gli hanno intitolato una via.

 

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[1] Messaggio No 27 del Consiglio di Stato proponente l’incorporazione della famiglia Fauser Andrea a Piazzogna, 28 aprile 1879, in Verbali del Gran Consiglio, tornata XXI, 13 maggio 1879.

[2] Romano Broggini, Magadino 1843-1993, Edizione del Comune di Magadino, Tipografia Poncioni S.A., Losone, 1993, p. 196; "Il Dovere", 1.12.1937; "L'Eco di Locarno", 2.12.1937.

 

 

Fonti

Luigi Maino e al., Giacomo Fauser. Dodici lustri per la chimica, Novara, 1984, s.n.p.

Verbali del Gran Consiglio, tornata XXI, 13 maggio 1879.

«Corriere del Ticino», 1.6.1982.

«Il Caffè», 24.5.2020.

 

Le informazioni su Giacomo Fauser sono tratte da internet. Digitandone il nome, si può accedere a numerosi siti che propongono testi più esaurienti di questa breve scheda sulla sua persona, sulle sue scoperte e sulla sua opera. Ricordiamo qui unicamente i principali:

 

https://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-fauser_(Dizionario-Biografico)/

https://www.wikiwand.com/it/Giacomo_Fauser

http://www.corsi.storiaindustria.it/areetematiche/protagonisti/003/fauser/index.shtml

https://www.monumentalenovara.it/giacomo-fauser-inventore-geniale/

 

 

Targa

Giacomo Andrea Fauser

Ingegnere chimico e inventore geniale

1892-1971

 

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