Johannes (John) Alexander Pietzcker, Vira

Johannes Alexander Pietzcker [Dessau (D) 1.11.1870 - Melbourne (AUS) 18.12.1958], figlio di Alexander Friedrich e di Louise, nata Schlobach.

 

La famiglia Pietzcker (o Pietzker, come si trova anche scritto) era stata naturalizzata nel 1867 su istanza di Alexander Friedrich Pietzcker, giunto in Ticino il 4 marzo di quello stesso anno per assumere l’incarico di Direttore della navigazione dei battelli a vapore sul Lago Maggiore. Sebbene non fossero riunite tutte le condizioni per la concessione della cittadinanza, il Gran Consiglio aveva accolto la sua richiesta il 29 novembre 1867, riconoscendo l’utilità della sua professione. Un mestiere che il Pietzcker conosceva bene avendolo esercitato per parecchi anni a Lindau, sul Lago Bodanico, e a Lucerna. L’Assemblea comunale di Vira ne aveva già accettato l’incorporazione il 4 agosto con voto unanime, stabilendo in 400.- franchi la tassa da pagare.

 

Non si sa fino a quando il Pietzcker rimase in carica, ma dall’attestato del suo secondo matrimonio rilasciato il 15 maggio 1872 a Francoforte, nel quale si legge che aveva rivestito zuletzt (ultimamente) questa carica, si può presumere che a quella data avesse già dismesso l’ufficio di Direttore della navigazione.[1] Del figlio Johannes Alexander, un articoletto del «Popolo e Libertà» del 20 dicembre 1937 dice, sbagliando, essere nato nel 1871 a Vira e avervi abitato in giovane età. In realtà nacque a Dessau, paese d’origine della madre; da un’altra fonte si apprende che fu in visita nel villaggio una sola volta in gioventù.[2] Dalla scheda personale allestita dal Dipartimento politico federale e conservata all’Archivio federale svizzero, si viene poi a sapere che dal 1875 al 1881 frequentò la Mariaberg Schule di Rorschach e dal 1881 al 1886 il Königlisches Marienstifts Gymnasium di Stettino.[3] Nel 1891 il giovane ventunenne emigrò in Australia. Non si sa quale attività abbia inizialmente svolto: nel già citato documento è indicato quale «commerciante». Nel 1903 fece registrare a Sydney la ditta J. A. Pietzcker Indent & commission.

 

Durante la Prima Guerra mondiale, fece affari e si arricchì con i rifornimenti alle truppe australiane impegnate nella battaglia di Gallipoli. Nel 1931, venne nominato Console onorario svizzero a Melbourne, incarico che lasciò nel 1951.

 

Alla morte, sopraggiunta nel 1958, dispose un lascito di $ 40'000 all’Università di Melbourne.

 

La vicenda che portò Johannes (John) Alexander Pietzcker a venire in soccorso al suo Comune d’origine prese avvio nel 1929. Da una lettera conservata nel fascicolo Pietzcker dell’Archivio comunale di Vira e scritta il 22 maggio di quell’anno dall’allora Console generale a Melbourne Paul Frossard al Dipartimento federale di Giustizia e Polizia, si apprende di «un de nos compatriotes, originaire de Vira Gambarogno, Tessin, qui, ayant réalisé une grande fortune en Australie, a l’intention de faire un legs à sa commune d’origine». Il Comune di Vira si affrettò a trasmettere i dati sulla precaria situazione finanziaria e a indicare le possibili destinazioni della donazione, senza ancora essere a conoscenza del nome del generoso benefattore. Quel compatriota, si sarebbe saputo solo qualche tempo dopo, altri non era che Johannes (John) Pietzcker. Il suo nome compare per la prima volta nella nota inviata al Comune di Vira il 3 febbraio 1932 dal Dipartimento politico federale che ne annunciava la nomina a Console onorario svizzero a Melbourne.[4]

 

Un primo aiuto giunse nel 1933, allorché il Pietzcker informò l’allora Sindaco Giuseppe Martignoni d’aver incaricato la propria banca a Zurigo di versare la somma di 250 franchi da devolvere ai malati e agli indigenti durante le feste di Natale.

 

Il 15 novembre 1937, la Municipalità redasse una particolareggiata relazione sulla situazione finanziaria del Comune, che indusse il Pietzcker a definire il suo soccorso. Nella comunicazione del Municipio all’Assemblea comunale riunitasi il 19 dicembre di quello stesso anno, la cittadinanza venne informata che il Pietzcker aveva deciso di intervenire munificamente saldando tutti i debiti pendenti, benché nessun vincolo di parentela lo legasse ancora a Vira. In effetti, quando lasciò l’incarico di Console onorario dichiarò al quotidiano di Melbourne «The Argus» di nutrire interesse per la Svizzera, ma di non sentirsi legato emotivamente, e di considerare l’Australia casa sua.[5] L’Assemblea accolse inoltre la proposta municipale di nominare il Pietzcker cittadino onorario, rivolgendogli «il nostro deferente ed incondizionato ringraziamento, non disgiunto dalla nostra imperitura riconoscenza», e associando alle espressioni di gratitudine anche il M.R. Padre Giuliano[6] che si era adoperato per condurre a buon fine l’operazione.[7] La notizia fu riportata in un articoletto del quotidiano «Popolo e Libertà» del 20 dicembre 1937 e ripresa tale e quale il giorno appresso dal trisettimanale locarnese «Eco di Locarno».

 

Le trattative con la banca zurighese A.G. Leu & Co. incaricata di effettuare la donazione di quasi 50'000 franchi (49'503, per la precisione) furono condotte dal Sindaco di quel tempo, Giuseppe Martignoni.

 

Nel novembre 1938, la Municipalità rese noto di aver ricevuto una fotografia del Pietzcker, decidendo di farla appendere nelle aule scolastiche e di posare un ricordo marmoreo. Il 16 dicembre 1946, l’Assemblea approvò l’intestazione della strada principale a J.A. Pietzcker.

 

Negli anni successivi, si registrò uno sporadico scambio di corrispondenza tra il Comune e l‘emigrante australiano, che nel 1952 chiese ancora lumi sulla situazione finanziaria, promettendo nel 1954 un nuovo soccorso non appena la sua situazione lo avesse permesso, cosa che per finire non si compì.

 

Avuta notizia dell’avvenuto decesso, nella sua seduta del 3 gennaio 1959 il Municipio decise di esporre il gonfalone abbrunato.

 

Dopo l’aggregazione di Vira nel nuovo Comune di Gambarogno, il 24 febbraio 2012 il Municipio risolse con l’approvazione della Commissione di frazione lo spostamento dell’intitolazione dalla strada principale, ora Via Cantonale, alla Piazzetta a lato dell’ex Casa comunale.

 

Appare quindi destituita di ogni fondamento la voce popolare tuttora circolante che Johannes (John) Alexander fosse figlio di zingari che si erano accampati sotto il ponte. Come sia nata tale diceria non si sa, come sia durata fa invece parte di quel diffuso fenomeno per cui più una notizia è falsa, più sembra vera e meritevole di conservazione.

 

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[1] ACom, cartella conservante documentazione e carteggio riguardante John Alexander Pietzcker.

[2] Ibidem.

[3] Archivio federale svizzero, E2500_1968_87_989 Dok01.

[4] ACom, cartella conservante documentazione e carteggio riguardante John Alexander Pietzcker.

[5] «The Argus», 28 giugno 1951.

[6] Valentino Gavirati nacque il 6 febbraio 1878 a Vira Gambarogno da Giovanni Battista e Veronica, nata Regazzi. Entrò come novizio nell’Ordine dei cappuccini il 5 marzo 1893 e fu ammesso alla professione il 5 maggio 1894, assumendo il nome di Padre Giuliano da Vira. Ordinato sacerdote il 22 dicembre 1900, fu predicatore, insegnante, direttore del «Messaggero Serafico», più volte superiore delle Comunità dei Cappuccini e assistente provinciale. Si spense a Bellinzona il 3 giugno 1962.

[7] Acom Vira, Protocollo dell’Assemblea comunale, 19 dicembre 1937.

 

 

Fonti

ACom Vira, Protocolli della Municipalità e dell’Assemblea, varie date, e cartella conservante documentazione e carteggio riguardante Johannes (John) Pietzcker.

Archivio federale svizzero, Berna.

Verbali del Gran Consiglio, tornata XI, 29 novembre 1867.

«Messaggero Serafico», n. 52, 1963.

«Newsletter Eltham District Historical Society», n. 219, novembre 2014.

«Popolo e Libertà», 20 dicembre 1937.

Provinzarchiv Schweizer Kapuziner Luzern (PAL) Descriptio localis et personalis OFMCap Commissariatus Luganensis, No 14: Julianus a Vira Gambarogno.

«The Argus», 28 giugno 1951.

Markus Lischer, https://www.archivinfo.ch/pietzker/ps01/ps01_017.html

 


Targa

Johannes (John) Pietzcker

Benefattore

1870-1958

 

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